viverematera - Il Tramontano B&B Matera

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VIVERE MATERA

Vivere, non visitare...



" Bos lassus firmius figit pedem. "

E' il motto sullo stemma della città: il bue stanco affonda la zampa più fermamente.
La carica che si manifesta in un popolo pacifico, ma che aborrisce le vessazioni.



I Sassi
Matera è nota come Città dei Sassi e Capitale Europea della Cultura 2019, proprio per la peculiarità e l'unicità del suo centro storico. Scavati e costruiti a ridosso della Gravina di Matera, una profonda gola che divide il territorio in due, i Sassi di Matera, rioni che costituiscono la parte antica della città, si distendono in due vallette leggermente sottoposte rispetto ai territori circostanti. Questa posizione invidiabile, ha reso di fatto la città invisibile agli occhi dei nemici per millenni, permettendole di passare pressoché indenne attraverso secoli di storia. ll Sasso Barisano, girato a nord-ovest sull'orlo della rupe, fulcro della città vecchia, è il più ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo. Il Sasso Caveoso, che guarda invece a sud, è disposto come un anfiteatro romano, con le case-grotte che scendono a gradoni, e prende forse il nome dalle cave e dai teatri classici. Insieme formano l'antico nucleo urbano di Matera, dichiarato dall'UNESCO paesaggio culturale.



Il Castello Tramontano
La costruzione di questi massicci torrioni ebbe inizio nei primi anni del ‘500 ad opera del Conte di Matera Gian Carlo Tramontano. Di stile aragonese, è costituito soltanto da tre bastioni circolari, a mo' del Maschio Angiono di Napoli, e sormonta una collinetta speculare a quella della cattedrale, per rimarcare il dominio del Conte Tramontano sulla città. Fu ideato con lo scopo di difendere la città lungo il lato più esposto, ma è rimasto incompiuto per l’uccisione del Conte, avvenuta durante una violenta sommossa popolare il 29 dicembre 1514. L’altissimo costo dell’opera, pari ad oltre 25 mila ducati e la bassissima paga di 6 soldi al giorno, contribuirono ad inasprire gli animi dei materani, che misero fine ai soprusi in una delle pagine più violente della storia cittadina.



Le Chiese Rupestri
Le Chiese rupestri del territorio di Matera, fondate principalmente nell'Alto Medioevo, sono edifici scavati nella roccia. Inizialmente nate come strutture religiose, nel corso del tempo hanno subito diverse trasformazioni d'uso, diventando abitazioni o ricoveri per animali. Sono un'importante testimonianza della presenza di comunità di monaci benedettini,longobardi e bizantini. Talune chiese, inoltre, pur nella sostanziale impostazione latina, presentano elementi bizantini, o viceversa, chiese architettonicamente greche hanno spazi liturgici di tipo latino. Le chiese rupestri contengono spesso preziosi affreschi ed elementi scultorei, che, oltre alla funzione decorativa, inducevano alla contemplazione e alla preghiera.



La Cattedrale
La cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio è il luogo di culto cattolico principale di Matera, chiesa madre dell'arcidiocesi di Matera-Irsina. Fu costruita in stile romanico pugliese nel XIII secolo sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi sull'area dell'antico monastero benedettino di Sant'Eustachio, protettore della città, a partire dal 1230. L'interno è a croce latina a tre navate, con quella centrale che si eleva sulle altre. Di rilievo è un affresco bizantino risalente al 1270 della Madonna della Bruna con il Bambino e il Presepe in pietra dura realizzato dallo scultore Altobello Persio nel 1534, una delle sue opere più imponenti, che richiama diversi elementi propri della città di Matera.La facciata esterna è dominata dal rosone a sedici raggi, sormontato dall'arcangelo Michele e con due figure maschili ai lati ed un'altra in basso che funge da atlante.



2 Luglio, Festa Patronale di Maria S.s. della Bruna
Il 2 Luglio di ogni anno, sin dal X-XI secolo, si celebra a Matera la Festa di Maria S.s. della Bruna, protettrice della città. Per l'occasione, nel periodo che si protrae da giugno (quando il comune avvia il montaggio delle luminare) alla prima settimana di luglio, la città dei Sassi indossa l'abito delle grandi occasioni per festeggiare la sua Santa protettrice e per accogliere l'enorme flusso di turisti e curiosi desiderosi di assistere ad una festa sicuramente unica al mondo.

Nonostante il fatto che le celebrazioni si concentrino nell'arco di un mese circa, possiamo affermare che i preparativi per l'edizione dell'anno successivo cominciano sin dal giorno 3 luglio, quando la popolazione si riprende a fatica dopo la lunga e faticosa giornata appena trascorsa e commenta tutte le fasi della festa, evidenziando quelle negative e da migliorare. Anche questo aspetto fà parte della tradizione, ed in questo contesto ben si inserisce un famoso detto popolare che mai come in questo periodo viene ripetuto incessantemente, "A mogghij a mogghij l'onn cj vàn" che letteralmente vuol dire "Di meglio in meglio nell'anno che verrà".

La Festa della Bruna racchiude al suo interno devozione, storia, tradizione e molto altro. Diversi sono gli aspetti che la caratterizzano: si và da quello pagano con le giostre, le bancarelle, i fuochi d'artificio ed altro ancora, a quello religioso con le messe, le processioni e la devozione del popolo.
Naturalmente i veri materani cercano di seguire tutti i vari appuntamenti che, come da tradizione, si ripetono ogni anno dalla metà del 1300 circa; altri semplicemente si godono l'aria di festa che si respira in città in questi giorni, altri ancora spaventati dal troppo frastuono che si crea a Matera nell'arco dei festeggiamenti preferiscono recarsi altrove.



Il Presepe Vivente nei Sassi di Matera
La città di Betlemme di duemila anni fa prende vita, nella meravigliosa cornice dei Sassi di Matera. Un'evento di rilevanza mondiale che si propone ogni anno sempre più suggestivo, mistico e sensazionale. Un appuntamento unico, un flashback storico, un'emozione imperdibile.
 
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